mercoledì 23 aprile 2014

Una lettera aperta al sindaco di Lesina

Pubblico qui di seguito la lettera aperta scritta da Nunzio Caruso, uno degli esponenti del Comitato "Salviamo l'Istmo", indirizzata al sindaco di Lesina, Pasquale Tucci, ormai all'ultimo mese del proprio mandato amministrativo.

Sindaco Tucci (ancora per poco, visto la scadenza del Suo mandato), io mi chiedo una cosa molto semplice: "Ma, voi lì (io vivo a Milano da oltre 45 anni) in che cavolo di mondo vivete, siete dei selvaggi, o che cosa?, rispetto a
Milano siete ancora indietro di 50 anni (minimo).
Per il vostro (il Suo e quello dei suoi predecessori) comportamento dovreste vergognarvi, invece, imperterriti andate avanti. Io (e non solo io, ma diverse migliaia di persone) mi chiedo se avete una coscienza o, se al posto del cuore, avete un macigno. 
Questa introduzione per risvegliare l'anima (se pensate di averla) ai problemi (non risolti) dell'Istmo Schiapparo. Ebbene, Sindaco Tucci, se non vi decidete a sistemare le cose (Legalizzazione degli immobili e installazione delle opere di urbanizzazione), noi vi faremo la guerra totale a qualsiasi costo. Si Ricorda la lettera del 17 settembre 2013 "E' finita l'epoca delle vacche grasse, è ora di finirla". Quella è solo l'inizio, veda un pò Lei. Un consiglio da parte nostra (Comitato "Salviamo l'Istmo Schiapparo"), faccia un censimento delle 2.800 case esistenti su quella zona e faccia venire fuori tutti i proprietari (circa il 50%) che si sono imboscati (che non hanno dichiarato le case al Catasto di Foggia) e, poi, legalizzi le case (tutte) e faccia le più volte citate opere di urbanizzazione (installazione di impianti: ENEL, acqua potabile, fognatura, strada decente, pulizia annuale spiaggia, ecc...). Noi (e siamo un buon 50%, se non oltre) siamo disponibili a pagare i tributi, ma solo dopo avere ottenuto quanto sopra citato. 
Purtroppo, ci sono quelli che (spero che siano la minoranza) vogliono tenere quelle case, pensando che siano solo case di campagna (non vogliono la regolarizzazione delle case e non vogliono pagare niente. Io dico, i sannicandresi, ma anche quelli di Apricena, o altri di Comuni vicini), che arrivano la mattina con la classica "schiscetta" (è un contenitore per alimenti) e vanno via la sera; non vogliono la regolarizzazione delle e non vogliono pagare le tasse. Non è il nostro caso (la maggior parte dei possessori di case dell'Istmo Schiapparo). Ripeto, noi (siamo più del 50%) vogliamo pagare i tributi, ma solo dopo che Lei (o il Suo successore) abbia adempiuto a quanto sopra richiesto. Intanto, Le ricordo che la Commissione Tributaria Prov.le di FG ha accolto il mio ricorso sulla TARSU. Sto aspettando che si concluda l'esito anche della TARES. Qui fate proprio il cosiddetto "Buco nell'acqua". Si rende conto: "Chiedete i tributi per la manutenzione della pubblica illuminazione che non esiste", o meglio, allo Schiapparo i servizi indivisibili, in senso ironico, sono invisibili. E' semplicemente, ridicolo. 
Spero nella Sua onestà intellettuale e che nel frattempo si ravveda. 
Con la presente si coglie l'occasione per fare gli Auguri di una BUONA PASQUA e di una Sua riproposizione, con un buon esito, alle prossime elezioni amministrative. Cordialità. Nunzio Caruso. 

N.B.: in caso di chiarimenti, o comunicazioni, contatti me (direttoresgamascagni@tiscali.it) o Luigi GIORGIO (Comitato "Salviamo Istmo Schiapparo").

Nessun commento:

Posta un commento

Questo blog è uno spazio aperto a chiunque, e utile al confronto. Voi siete gli unici responsabili dei vostri commenti, i quali non devono contenere un linguaggio offensivo o che violi le leggi italiane.