Una delle tante case rimaste incompiute sull'Istmo Schiapparo |
“La situazione è complessa, delicata e va affrontata con responsabilità, serietà e
trasparenza, valutando attentamente tutti i casi e gli interventi necessari. Occorre perciò stilare un progetto che tenga conto di tutte le fasi del complesso processo, dai criteri di priorità a quelli di compatibilità con strumenti in atto od in via di approvazione che prevedano eventuali sanatorie o recuperi dell’esistente. Al contempo non si possono omettere di valutare concause quali le ristrettezze economiche degli enti e gli ingenti investimenti necessari per tutte le operazioni che vanno dalla redazione di un piano sino alle demolizioni ed allo smaltimento delle macerie in siti idonei. Per questo, si è convenuto di effettuare una mappatura degli abusi esistenti, che rientrano parzialmente o completamente in Area Parco e per i quali esiste un procedimento concluso in via definitiva, amministrativo o comunque giudiziario, al termine del quale è previsto l’acquisizione dell’immobile al patrimonio dello Stato, se possibile, od in estrema ratio il suo abbattimento. Il Parco sarà al fianco dei comuni che, per competenza, hanno già iniziato l’opera di risanamento paesaggistico ed ambientale, mettendo anche a disposizione quelle poche risorse che il ministero ha trasferito per l’attuazione del piano.”
Comunicato stampa
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