Le prime notifiche di demolizione erano partite non meno di due anni fa, sotto l'amministrazione dell'ex sindaco Cristino, quando nell'estate 2019 furono demoliti due fabbricati sull'Istmo.
Ora, il Commissario prefettizio pare stia seguendo la strada tracciata da Cristino, tanto che altre due case sono state demolite nell'estate 2020 e un'altra villetta ancora è stata abbattuta qualche mese fa, sul finire dello scorso anno.
Finora - va detto - le case interessate sono fabbricati disabitati e pericolanti, su cui pendono sentenze di demolizione passate in giudicato, nell'ambito del Protocollo che l'ex sindaco Tucci aveva sottoscritto con la Procura della Repubblica di Foggia per procedere con l'abbattimento di opere abusive ricadenti nel perimetro del Parco del Gargano.
Ma tra gli schiapparesi inizia a crescere la tensione e il timore, perché come qualcuno ha detto "oggi tocca ad altri ma domani a turno potrebbe toccare anche a noi" e quindi meglio correre ai ripari per cercare di arrestare questa scia di abbattimenti che sta interessando l'Istmo, nel silenzio di tanti. A destare preoccupazione infatti è anche l'indifferenza in cui si stanno consumando questi abbattimenti.
Negli ambienti dei vari Comitati qualcosa inizia già a muoversi, tra chi sta cercando di scuotere le anime degli altri e chi starebbe pensando ad una raccolta di fondi per coinvolgere avvocati demanialisti o comunque figure di spicco in grado di fronteggiare il problema e rappresentare gli schiapparesi nelle giuste sedi. La partita non è ancora persa, anzi è appena iniziata e nei prossimi mesi i Comitati torneranno ad alzare la voce.
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