Dopo il ricorso presentato dal Comune di Lesina, a firma dell'avvocato De Florio e del sindaco, Pasquale Tucci, in merito alla Vertenza TARSU, è seguito l'intervento del Comitato "Salviamo l'Istmo", coordinato da Luigi Giorgio, che ha ribattuto alle dichiarazioni rilasciate da Tucci e De Florio in merito alla presunta fornitura di servizi da parte del Comune a partire dal 2000 e a una sanatoria realizzata dal Comune
di Lesina negli anni precedenti (leggi).
"Il Comune dopo 47 anni dai primi manufatti non ha provveduto ancora ad urbanizzare la zona, che l'Agenzia del Territorio di Foggia ha dichiarato Urbana" - si legge nella nota scritta dal Comitato e iniviata alla Commissione Tributaria Regionale, presso la quale è in corso il giudizio.
"Riportare nella motivazione del ricorso di Appello note di inesattezze è quanto di più ingiusto possa permettersi un'amministrazione di cittadini che dovrebbe agire con equità" - si legge - "ritenere che la zona Istmo è resa abitabile è un termine improprio. I manufatti sono inutilizzabili per l'inesistenza del certificato di abitabilità". Di conseguenza, secondo il Comitato "le nostre case per norma sono esenti dalla TARSU perché prive di utenze".
Ma il Comitato si è spinto oltre, sottolineando come "in caso di cessione o vendita della proprietà non può essere trascritta la variazione sui registri catastali né la vendita può essere rogata con atto da un notaio. L'accatstamento - secondo i firmatari della lettera - ha prodotto una rendita valida solo ai fini fiscali".
Nei giorni scorsi, si è tenuta la tanto attesa udienza presso la Commissione Tributaria Regionale che però è stata sospesa. Infatti, il Comitato ha deciso di portare avanti in sede separata un giudizio contro il Comune di Lesina per le motivazioni del ricorso rilasciate dal sindaco di Lesina e considerate dal Comitato "inesatte".
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