domenica 21 dicembre 2014

Incontro sulla Vertenza Confinaria, il resoconto del consigliere Ritoli e la proposta transattiva del CTU

Il consigliere comunale di maggioranza, Giuseppe Ritoli, ha scritto un resoconto sull'incontro tenutosi al Comune di San Nicandro sulla vicenda della Vertenza Confinaria. Ecco, di seguito, il testo completo, con la proposta transattiva del CTU.



In data 16 dicembre 2014, alle ore 17:30, si è tenuta una riunione nella Sede Municipale di San Nicandro Garganico, tra l’Amministrazione Comunale, rappresentata dal consigliere comunale Giuseppe Ritoli, delegato dal Sindaco, l'avvocato Pier Paolo Gualano, e i rappresentanti del Consorzio Istmo e del Comitato “Salviamo l’Istmo e la Sacca Orientale”.
Per l’Amministrazione Comunale era presente anche l’avvocato Michele D’Avolio, Responsabile del Servizio Affari Legali del Comune. Per il Consorzio Istmo erano presenti: il Presidente del Consorzio, Nicola Grifa, l’avvocato De Meo Cristina, l’architetto D’Antuono Giuseppe ed i Soci, Antonio Marinacci, Giuseppe Di Leo, Gennaro Contessa, Giuseppe Pertosa e Giulio Ciminelli.
Mentre per il Comitato “Salviamo l’Istmo e la Sacca Orientale”, erano presenti: il Coordinatore, Sig. Luigi Giorgio, l’architetto Luigi Giagnorio ed il Socio Vincenzo Solimando.

In apertura di seduta, il consigliere Ritoli, dopo i convenevoli ringraziamenti per la presenza dei rappresentanti del Comitato e del Consorzio, e dopo aver portato loro i saluti del Sindaco, precisa che è stato delegato ad affrontare tale problematica, in quanto componente dell'Amministrazione che è già stato impegnato, in precedenti esperienze amministrative, nella ricerca di possibili soluzioni ad un contenzioso che dura da molti anni, troppi!

COS'E' LA VERTENZA CONFINARIA
In premessa il consigliere Ritoli precisa che sulla vicenda occorre fare chiarezza e che quella che è stata sempre ritenuta una “Vertenza Confinaria” altro non è che un contenzioso sulla natura demaniale e sugli usi civici dei territori della Sacca Orientale ed Istmo, inerente l’accertamento ”delle originarie linee di confine tra i territori del feudo di Lesina e della Università (così erano chiamati i Comuni dell’epoca) di San Nicandro Garganico” e la determinazione ”se e per quale estensione il territorio e demanio del Comune di San Nicandro Garganico fosse posseduto dagli aventi causa dell’ex feudatario di Lesina oltre il confine del feudo”
Viene riferito, altresì, che tale contenzioso è già costato al Comune migliaia e migliaia di euro, in consulenze giuridiche, tecniche ed altro, e che la C.T.U. redatta da parte del Dott. Francesco Mastromarco risulta non favorevole al nostro Comune (San Nicandro G.co).

LA PRECEDETE UDIENZA
Inoltre, in merito al giudizio in corso, durante l’ultima udienza tenutasi a Bari, presso il Commissariato agli Usi Civici, in data 17 novembre 2014, il Giudice A. De Luca, stabiliva il termine ultimo per depositare tutte le eccezioni procedurali al 30 novembre 2014, nonché il termine del 10 gennaio 2015 per le repliche e controdeduzioni. Nella stessa udienza il Giudice invitava il CTU, dott. F. Mastromarco, a far pervenire entro il 30 Novembre 2014 ipotesi transattiva ai due Comuni per le valutazioni da parte dei rispettivi organi competenti. Quindi rinviava all'udienza del 3 febbraio 2015 per l’ulteriore corso e precisazione delle conclusioni.

LA PROPOSTA TRANSATTIVA DEL CTU
Dopo tale premessa il Responsabile del Servizio Affari Legali del Comune, l’Avvocato Michele D’Avolio, comunica ai presenti che il C.T.U. ha fatto pervenire ai due Comuni, quello di Lesina e San Nicandro Garganico, la propria proposta transattiva che viene di seguito riportata:
"Del territorio dell’ex Feudale: ossia – le terre non sistemate da Biase Zurlo del 1811: le Paglie e le Paludi della Sacca Orientale che va dal lato destro del Muro Orientale della Caccia per proseguire verso Torre Mileto, Lauro e fino a Caldola/San Nazario (...), nonché il territorio delle Antiche Paglie, Giunchi e Paludi (...), quindi liberi da ogni vincolo e peso demaniale, potrebbero (concordemente fra tutti i contendenti)  essere destinati alla creazione di un “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale” previa costituzione di Società con statuti da validarsi attentamente da parte dei due Comuni contendenti ed anche delle Società.
E’ evidente che, sempre concordemente tra le parti, la estensione dell’area di distacco dall’ex Feudale potrebbe essere ampliata comprendendo anche tutte le zone che interessano il Comune e gli abitanti di San Nicandro Garganico".
Quindi il Responsabile del Servizio Affari Legali del Comune, l’Avvocato Michele D’Avolio, illustra, ai presenti, cinque eventuali proposte tecniche da valutare, al fine di elaborare una proposta condivisa da tutti da presentare al Commissario per gli Usi Civici di Bari alla prossima udienza.
Il Consigliere Ritoli precisa che il Commissario nella prossima udienza potrebbe anche decidere di chiudere il contenzioso e con la relazione del CTU non favorevole al Comune di San Nicandro Garganico sarebbe una catastrofe. Pertanto sarebbe opportuno presentarsi alla prossima udienza con una propria proposta transattiva. Viene precisato, altresì, che la prossima udienza potrebbe dare una svolta decisiva alla vertenza e che l’Amministrazione Comunale intende presentarsi con una proposta largamente condivisa, non solo con il Comitato ed il Consorzio, ma anche con i partiti di minoranza presenti in Consiglio Comunale, magari confrontandosi anche con le forze politiche non rappresentate in tale organismo.

Viene anche suggerito al Consorzio ed al Comitato di consultare i loro Soci al fine di arrivare a delle scelte consapevoli e largamente condivise.
Il Consigliere, per conto dell’Amministrazione, ha rimarcato l’importanza di optare per una proposta condivisa ed ha invitato i presenti a valutare attentamente, all’interno dei loro organismi statutari, le varie proposte elaborate dal Servizio Affari Legali del Comune e a far pervenire in tempi ragionevoli le loro valutazioni in merito.

Nel corso della riunione i rappresentanti del Consorzio e del Comitato hanno espresso perplessità in merito alla proposta del CTU di costituire una Società senza aver prima chiarito l’appartenenza del territorio. Comunque ci si  è orientati per una proposta comune ed entrambi, sia il Comitato sia il Consorzio, in maniera ragionevole e con senso di responsabilità si sono dichiarati disponibili ad una fattiva collaborazione per ricercare, insieme, possibili soluzioni alla problematica. Entrambi si sono riservati di valutare le proposte elaborate dall’Ente Comune e a breve faranno pervenire le loro valutazioni.

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