Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia dell'imminente avvio dei lavori di realizzazione della rete idrica e fognante all'Isola Capojale, il piccolo centro turistico posto a pochi chilometri da Torre Mileto e che come lo Schiapparo è ancora privo di importanti opere di urbanizzazione primaria.
Molti hanno elogiato l'interesse dell'amministrazione comunale di
Cagnano Varano per le opere che saranno realizzate nei prossimi due anni. In realtà, la situazione è ben diversa. A realizzare la rete idrica e fognante non sarà l'amministrazione comunale di Cagnano Varano, bensì l'associazione Isola Capojale, "un'organizzazione di volontariato che agisce per la promozione e la tutela dei territori delle frazioni marine di Capojale e Isola Varano, che fanno parte del Comune di Cagnano Varano".
Questo è quanto riportato sul sito web dell'associazione. Eh si, perché l'associazione Isola Capojale ha anche un sito web tutto suo, attraverso il quale vengono diffuse le notizie di maggiore importanza che riguardano il territorio e l'operato dell'associazione.
L'associazione Isola Capojale è nata nel 2010 ad opera di un gruppo di residenti che hanno deciso di attivarsi per la salvaguardia e la valorizzazione delle due aree (Capojale e Foce Varano), da tempo parte del Parco Nazionale del Gargano. Tra le attività dell'associazione, vi sono le giornate ecologiche, durante le quali viene effettuata la pulizia della spiaggia, oltre che una serie di manifestazioni culturali e letterarie.
Per la realizzazione della rete fognaria, l'associazione Isola Capojale ha attinto i soldi da finanziamenti regionali e statali, per un importo complessivo di circa 10 milioni di euro.
Perché quest'associazione di volontariato è riuscita a ottenere un finanziamento di circa 10 milioni di euro, in soli quattro anni di vita, mentre invece le casse del nostro Consorzio sono sempre più vuote?
Forse è arrivato il momento, per il Consorzio-Istmo, di rinnovarsi in tutti i sensi. A cominciare dal consiglio di amministrazione che è quasi del tutto identico a quello di trent'anni fa. Se il Consorzio sta perdendo, giorno dopo giorno, gli iscritti è perché probabilmente c'è qualcosa che non va. Non dimentichiamo che il Consorzio, qualche decennio fa, rappresentava una forza incredibile allo Schiapparo. Quella forza è andata sfumandosi anno dopo anno. I vertici del Consorzio non si sono mai chiesti il perché?
L'associazione "Isola Capojale" dovrebbe essere un esempio per tutti noi, la dimostrazione che la gente, se unita e attiva, può fare veramente tanto per il proprio territorio.
Ad maiora!
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