Il Comitato scrive al sindaco di Lesina
Il comitato "Salviamo l'Istmo Schiapparo e la sacca Orientale" è tornato a scrivere al sindaco di Lesina, Pasquale Tucci, giunto ormai agli ultimi mesi del suo mandato amministrativo.
"Gent.mo Signor Sindaco Tucci,
sono trascorsi più di quattro anni dalla data del Suo insediamento nel
palazzo comunale lesinese e se volessimo fare un sunto dell'operato del
lavoro amministrativo prodotto da Lei e dai suoi collaboratori
peccheremmo, con certezza, di presunzione. Comunque la nostra
convinzione è stata un'aspettazione e fiducia che si potesse realizzare
quanto è desiderato. Ogni qualvolta che è subentrato un nuovo eletto
è iniziata un'ennesima digressione di deliberazioni sul proprio modo
di agire e di comportarsi nel breve futuro, consapevolmente assunte
in base a considerazio- ni, riflessioni e valutazioni fatte
precedentemente all'espressione della volontà e dei sentimenti di una categoria politica atta alla soluzione delle problematiche di una collettività, con l'esito di aver consumato
quelle energie fondamentali al proseguimento di un'azione di
legalizzazione.
Col reato di abusivismo edilizio siamo stati inseriti in una lista di sfruttati, privi della complicità di soggetti responsabili di attitudine per la deferenza delle proprie mansioni necessarie allo
svolgimento dell'attività al rispetto e al far rispettare la
fatica dei legislatori. È mancato lo sbarramento di accesso ai
fornitori di materiali edili che avrebbe esonerato gli sprovveduti dal
reato di abusivismo edilizio.
Abbiamo messo in atto la libertà
concessaci dalla certificazione oscura. A nostro avviso la lacuna
legislativa che regoli la salvaguardia territoriale ha tollerato
l'abusivismo selvaggio.
Esaminando il correre del tempo ci
siamo resi conto di essere arrivati alla fine del mandato di una
compagine comunale che si aggiungerà al testo storico con una nota di
uguaglianza e di esclusiva soddisfazione personale, ma non di
collettività.
Un pensiero è andato anche ai lettori lesinesi che,
pur avendo eletto loro rappresentanti professionisti a livello
universitario, si sono trovati difronte all'operazione aritmetica
dell'addizione "anche se si cambia l'ordine degli addendi il risultato è
lo stesso".
I nostri incontri con Lei e con qualche assessore hanno ottenuto un'unica cosa: costi, costi. Ci sono stati quelli di tragitto, Istmo-Schiapparo-Lesina, andata
e ritorno, quelli di trainare e di riparare i mezzi di trasporto
danneggiati dalle buche sul manto stradale, senza gravare sul o sulla
colpevole. L'attenuante amministrativa sulla mancanza di fondi non può
essere considerata perché i possessori degli immobili versano nelle
casse comunali i tributi.
Ora, spinti dalla rabbia
sospenderemo tutti i pagamenti ricorrendo all'aiuto giuridico. Ci sarà
un mutamento di un percorso iniziato nell'interesse di una collettività
di persone di buona volontà. Le adesioni da cittadini responsabili
del sostegno finanziario al Comune per il tramite di versamenti dei vari
tributi si trasformeranno in ammutinamento.
L'iniziativa
intrapresa da settembre c.a. è la reazione al comportamento privo di
ritegno e rispetto verso quei cittadini che sinora si sono
attenuti all'obbligo dell'osservanza delle regole imposte dalle vigenti
norme fiscali.
Abbiamo registrato con interesse le sue frasi
rivolteci durante i primi incontri. Ha sottolineato con ferma
convinzione di essere Lei il sindaco. No! Siamo ritornati sulla
nostra posizione iniziale, quando accettammo la Sua affermazione
titubante. (...può darsi che sino a maggio 2014 ci si possa
assistere imprevedibilmente ad un avvenimento tanto quanto insolito.
"Forse ci potrebbe essere un duro risveglio dalle illusioni,
conducendoci nella condizione spirituale, non reale, consistente nel
ritenere vero e realizzabile ciò che è del tutto diverso da come
pensiamo e speriamo.").
Non possiamo concludere senza chiederLe, con tutti i riguardi di farci leggere un Suo scritto".
IL COSISSO
"Comitato Salviamo l'Istmo Schiapparo e la Sacca Orientale"
Giorgio Luigi
Caruso Nunzio
Solimando Emanuele
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