Con delibera di Giunta comunale n. 15 del 12/11/2013, il sindaco e
gli assessori del comune di San Nicandro Garganico hanno inteso
aumentare le proprie indennità di funzione di oltre il 40%.
In tutta verità, tale aumento è solo un ripristino della situazione
antecedente al mancato rispetto del Patto di Stabilità. Tuttavia stride
fortemente con le promesse, fatte in campagna elettorale dal sindaco
Gualano, di ridurre al massimo possibile i costi della politica e,
addirittura, di azzerare la propria indennità di carica.
Nel 2008, l'allora giunta Squeo, nonostante il già vigente decremento
del 10%,
decise di dare un segnale di fiducia ai cittadini,
diminuendosi le indennità di un ulteriore 10%, oltre ai vari tagli su
privilegi, e indennità di missione. Successivamente, per la mancata
osservazione del Patto di Stabilità, la Giunta Monte dovette decurtarsi
un ulteriore 30%.
«E' vero che sindaco e giunta hanno deliberato un atto tecnicamente giusto, perché ripristina ex lege
la situazione ordinaria delle indennità di carica, avendo l'Ente
rispettato il Patto di Stabilità relativamente al 2012 - chiarisce il
segretario e capogruppo del PD Matteo Vocale - Ma dal punto di vista
politico si dà ai cittadini, nonché contribuenti, uno schiaffo morale in
negativo, di mancata condivisione dei sacrifici da farsi. Tutti, già in
campagna elettorale, conoscevamo lo stato dei fatti in comune, come
pure sapevamo che l'importo delle indennità, al netto del percepito, era
irrisorio rispetto alle attività in cui il vortice "comune" tira gli
amministratori. Eppure noi del PD, pur dichiarando in tutta onestà e
trasparenza che difficilmente avremmo azzerato le indennità perché
avremmo abbandonato il nostro lavoro per dedicarci h24 alla vita
pubblica, giammai abbiamo minimamente pensato ad aumenti o ripristini
dell'esistente. Anzi, si era valutata una squadra assessorile che
avrebbe consentito una ulteriore decurtazione delle indennità».
E ancora: «Il sindaco e la giunta, se vogliono salvare la faccia
davanti all'elettorato - continua il segretario PD - farebbero bene a
dire che ora, ripristinata la situazione ordinaria come per legge,
decidono spontaneamente di rinunciare ad una parte, devolvendola a
capitoli di spesa utili ai cittadini. Non si possono aumentare le
aliquote e tagliare servizi e poi vedere un'amministrazione che si
aumenta, seppur legittimamente, le indennità: i sacrifici si fanno tutti
insieme».
E non è il primo aumento che si registra dall'insediamento
dell'amministrazione Gualano. Già nell'ultimo consiglio comunale,
infatti, il capogruppo Vocale faceva rilevare al sindaco come, in
seguito ad una delibera sulla riorganizzazione dei responsabili dei
servizi, nonostante il taglio di due capisettore (da 8 sono passati a
6), la spesa annua per l'ente è passata da 51 mila a 66 mila euro circa.
«Con Mario D'Ambrosio e il gruppo consiliare del PD - conclude Vocale
- stiamo predisponendo, secondo i requisiti di legge, una richiesta di
rinuncia ai gettoni di presenza spettanti per le nostre cariche in ogni
consesso in cui siano previsti. Chiederemo che i relativi importi,
pregressi, presenti e futuri, siano distratti dal capitolo delle
indennità per contribuire a misure per l'informazione dei cittadini,
ogni qualvolta si convochi un consiglio comunale e su tutte le attività
amministrative».
La replica del Sindaco Gualano in merito al comunicato diffuso dal PD.
“Il sindaco e la giunta comunicano che, ad oggi, non hanno percepito
neppure un euro per l’attività svolta. Per favorire la riduzione delle
spese, non hanno mai richiesto alcun uso di telefonini o schede
prepagate a carico del Comune, pagamenti di missioni o importi a titolo
di rimborso spese. Allorquando verranno effettuati pagamenti di somme
nei loro confronti, verranno rese pubbliche secondo legge, unitamente
alle rispettive decurtazioni apportate dai singoli amministratori.
Non è mai stato deliberato alcun aumento di stipendi, anche perché
gli stessi sono stabiliti dalla legge per tutti gli enti locali.
Se sussitono dubbi, gli amministratori sono a disposizione per ogni
chiarimento, ivi compreso il raffronto tra quanto percepito dai
precedenti amministratori e quanto verrà in futuro da loro percepito”.
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