predisposto dallo stesso sindaco di Lesina mediante un'apposita ordinanza (leggi). L'inacessibilità al luogo sarebbe il motivo per cui non sarebbe stato possibile prelevare la carcassa del delfino. E tutto questo la dice lunga non solo sulla sicurezza della strada dello Schiapparo, una strada stretta, priva di pubblica illuminazione (sebbene ci sia un finanziamento regionale) e piena di buche, ma anche su un'altra questione: come sono stati rimossi tutti gli altri delfini spiaggiati sulla spiaggia dello Schiapparo?
Questo non lo sappiamo, e probabilmente non lo sapremo mai.
Comunque sia, l'autore del video, Guido Pertosa, ha deciso di avviare una raccolta firme affinché il Comune di Lesina provveda a disseppelire il delfino e a bonificare l'area, che a breve si riempirà di bagnanti (e che per il momento è stata messa in sicurezza dal sig. Guido, come mostrato nella foto).
Fino ad ora sono state raccolte oltre 1000 firme, tra sannicandresi, titolari delle case dell'Istmo e anche tra i turisti (italiani e non) che alloggiano nelle strutture ricettive di Torre Mileto.
Insomma, sono in numerosi ad assersi interessati alla questione, che rischia di finire in tribunale e che sta portando alla luce anche altre questioni: non solo quella della sicurezza della strada in caso di emergenze ben più gravi di questa, ma anche quella che riguarda la presenza di materiale pericoloso per la salute sull'Istmo, quale l'amianto.
Per il momento dal Comune di Lesina non è arrivata alcuna
risposta ufficiale. Ma per quanto tempo ancora potrà continuare a tacere?
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