mercoledì 27 maggio 2015

UN ALTRO TRENO PERSO PER LO SCHIAPPARO

Maggio 2014. A San Nicandro G.co ci sono le elezioni comunali e il Comitato "Salviamo l'Istmo" organizza un incontro all'Orchidea per manifestare pubblicamente il proprio appoggio all'elezione di Gualano, ospite speciale dell'incontro. Gualano vince le elezioni, diventando così il sindaco di San Nicandro, e ben presto si scopre che la vittoria di
Gualano a nulla è servita per la risoluzione della problematica dell'Istmo Schiapparo. Anzi, quando il blog propose al sindaco Gualano di riattivare la convenzione tra San Nicandro e Lesina per la gestione associata dell'Istmo (leggi), lo stesso Gualano scartò la proposta.

Maggio 2015. La storia si ripete, questa volta in occasione delle imminenti elezioni regionali. Il Comitato "Salviamo l'Istmo" organizza un nuovo incontro sempre all'Orchidea (oramai divenuta una tribuna elettorale) per manifestare il proprio sostegno al candidato presidente della Regione Puglia, Francesco Schittulli, e in particolare al candidato consigliere regionale, Gianni Di Lauro, che ha presenziato all'incontro e che ha fatto la promessa in caso della sua vittoria: far diventare Torre Mileto un Comune a sè stante con tanto di sindaco rigorosamente abusivo.
In questi anni, le promesse e le possibili soluzioni che sono state formulate ne sono veramente tante. Pensavamo di averle sentite tutte, ma questa sembra essere la promessa più assurda e irrealizzabile, tanto che quasi nessuno, pare, l'abbia presa sul serio.

Queste elezioni regionali rappresentavano la buona e la giusta occasione per lo Schiapparo. Ma ancora una volta, si è permesso a gente di fuori di venire a brucare voti nel nostro territorio, nonostante le numerose fregature che ci siamo beccati negli anni precedenti. L'unica soluzione seria, credibile e concreta che doveva essere messa in pratica da Comitato e Consorzio era una sola: candidare come consigliere regionale una persona del posto, una persona che ha la casa allo Schiapparo come noi, che quindi ha, in prima persona, l'interesse a risolvere i problemi dello Schiapparo.
Se saremmo riusciti a mandare in Regione uno di noi, un nostro vero rappresentante, avremmo potuto influenzare le decisioni politiche sullo Schiapparo, perché ormai quello dello Schiapparo è diventato un problema unicamente politico. La presenza di uno di noi in consiglio regionale ci avrebbe dato la possibilità di poter incidere sulle decisioni da prendere. Con la nostra presenza in Regione, nessuno avrebbe potuto più schiacciare e ignorare la nostra voce, le nostre richieste e le nostre opinioni. Purtroppo questa occasione l'abbiamo sfumata, e aspettare altre 5 anni per la prossima tornata elettorale significherebbe continuare a far morire questo posto, come sta già accadendo.

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