mercoledì 1 ottobre 2014

Il degrado della Torre Scampamorte

La Torre Scampamorte oggi
Bosco-Isola, agro di Lesina. Anno 1627. Un violento maremoto investe l'Istmo, cogliendo di sorpresa due soldati che stavano sorvegliando la Foce di Sant'Andrea e che riuscirono a mettersi in salvo rifugiandosi all'interno della Torre Scampamorte, da cui appunto ne deriva il nome. La Torre
Scampamorte è una torre di avvistamento situata nel Bosco-Isola, l'Istmo che si estende dal Canale Schiapparo al Canale Acquarotta (Marina di Lesina).
Attualmente, la Torre rientra tra i beni trasferibili del Demanio, con un prezzo inventariale di circa 45 mila euro. Purtroppo la Torre Scampamorte è diventata un vecchio rudere, in stato di forte degrado, che sta cadendo letteralmente a pezzi. L'indifferenza delle Istituzioni sta cancellando questo importante pezzo di storia che potrebbe diventare un elemento di attrazione turistica. Perché il turismo non è solo quello estivo di Marina di Lesina. Esistono anche altri tipi di turismi, e l'attuale amministrazione comunale di Lesina lo sa bene.
Quindi, perché si lascia cadere a pezzi una testimonianza storica come questa? La Torre di Mileto (posta a circa 15 km dalla Torre Scampamorte) oggi è diventata sede di due associazioni di giovani che gestiscono la Torre, organizzando visite turistiche e una serie di manifestazioni che hanno l'obbiettivo di promuovere il territorio e in particolare la Torre.
Un qualcosa del genere si potrebbe pensare anche per la Torre Scampamorte che però dovrebbe prima essere acquistata dal comune e poi messa in sicurezza, attraverso, magari, una convenzione con il Parco Nazionale del Gargano o con associazioni interessate alla gestione della Torre (e ce ne sono). La Torre Scampamorte, se recuperata, potrebbe diventare anche un'area di sosta e di riposo per chi va a visitare il Bosco-Isola.

Il percorso che dal mare conduce alla Torre, ora distrutto dal transito delle mucche


La zona in cui sorge la Torre è tutta molto interessante: a pochi metri dalla Torre c'è ciò che rimane della Foce di Sant'Andrea, che era un canale che permetteva lo scambio delle acque del Lago di Lesina con il mare. C'è anche una vecchia casa, probabilmente di un pescatore del posto, che rappresenta una importante testimonianza architettonica dei modi di vivere di una volta.
Intanto, più passa il tempo e più aumentano i costi per recuperare la Torre, se mai verrà recuperata un giorno, spero non troppo lontano.

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