Alla fine il Comune di Lesina ha fatto la sua parte per lo smaltimento delle grandi quantità di amianto, abbandonato nella zona dello Schiapparo e non solo. Lo scorso aprile avevo segnalato qui sul blog il bando regionale grazie al quale i comuni pugliesi potevano richiedere e
ottenere un finanziamento per la "rimozione e smaltimento di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche con prevalenza di manufatti in amianto" e "interventi di rimozione e smaltimento di manufatti in amianto presso aree private".
Il Comune di Lesina ha deciso di partecipare a questo bando ed ha presentato un apposito Piano di Rimozione dell'amianto abbandonato incurantemente allo Schiapparo, che prevede otto interventi di rimozione di circa 14 tonnellate di amianto e 2,5 tonnellate di inerti vari, per un costo complessivo di circa 30 mila euro.
Qualche settimana fa, è stata pubblicata la graduatoria dei comuni ammessi al finanziamento, e il Piano presentato dal Comune di Lesina è risultato ammissibile ma non finanziabile immediatamente per via della mancanza dei fondi, che potrebbero risultare disponibili solo in un secondo momento.
Il Comune di Lesina ha dichiarato di non avere le somme necessarie alla rimozione e allo smaltimento di quei materiali. Perciò, la Giunta Municipale ha dato l'incarico agli uffici comunali di trasmettere il Piano di Rimozione agli Enti competenti in materia di Ambiente e Rifiuti, per cercare di recuperare eventuali disponibilità di risorse per l'esecuzione degli interventi di rimozione dell'amianto.
"Lungo la strada Schiapparo-Torre Mileto - si legge nella delibera - insistono numerosi edifici in gran parte abusivi e per i quali questo Ente ha in corso procedure di demolizione, nonché l'approvazione di un PIRT per la riqualificazione e il recupero urbanistico dell'intera area. Per salvaguardare la salute e l'igiene pubblica, i rifiuti in amianto devono essere rimossi con urgenza".
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