Nel giro di una decina di giorni, il territorio del Comune di Lesina è stato alla ribalta delle cronache nazionali, prima per la questione del dissesto idrogeologico di Marina di Lesina (vedi) ora per la grande quantità di rifiuti presenti sulla spiaggia del Bosco Isola.
Ad occuparse è stata la trasmissione Agorà di Rai Tre, che il 5 agosto ha realizzato un collegamento televisivo in diretta dalla spiaggia
che si estende da Marina di Lesina fino allo Schiapparo. Parliamo di chilometri e chilometri di spiaggia completamente libera ed incontaminata. C'è un'unica pecca: la spiaggia è letteralmente seppellita da rifiuti di ogni tipo. Non solo rami e tronchi di alberi, ma anche bombole del gas, scarpe, tubi e chi più ne ha più ne metta.
Durante la diretta è stato intervistato un rappresentante di Legambiente, Gianfranco Pazienza, il quale ha pecisato che in merito alla presenza di quei rifiuti "dovrebbe protestare l'Italia, in quanto si tratta di un problema italiano, non di un problema locale. La spazzatura che arriva qua, arriva dall'Italia". Il motivo per cui su questa spiaggia vi è una così alta presenza di rifiuti è presto spiegata: le dune costiere di Lesina e Varano intercettano queste tonnellate di rifiuti che galleggiano per via della loro esposizione alle correnti dell'Adriatico. Ma come ha precisato lo stesso Pazienza, "questo posto è un paradiso, c'è un mare cristallino ed una natura contaminata".
Due anni fa il Ministero dell'Ambiente avrebbe intimato il Parco del Gargano che a sua volta ha intimato al Comune di Lesina di ripulire la spiaggia dai rifiuti. "Noi siamo l'ultima ruota del carro" ha dichiarato l'assessore all'Ambiente del Comune di Lesina, Antonio Lombardi. Le casse del Comune infatti non consentirebbero di eseguire una tale operazione che sarebbe alquanto costosa. Intanto, pare che la Regione e il Parco potrebbero finanziare una somma di 100mila euro per ripulire la spiaggia, ma probabilmente la cifra non sarebbe sufficiente.
La strada è quella giusta, ciò che non si ottiene con le buone maniere, potrebbe fare breccia attraverso un blog che viene indicizzato e quindi proposto dai motori di ricerca nei risultati.
RispondiEliminaNon mancando di scrivere nomi e cognomi e le mansioni dei personaggi preposti a prestare orecchio al dissenso, costoro si stancheranno di vedersi menzionati e qualcosa si muoverà; a volte però la noncuranza di chi ci amministra è tale da vanificare anche un simile fastidio web-telematico.
Vi auguro Buon Lavoro e un rapido conseguimento di risultati che spero non mancheranno.