martedì 5 luglio 2016

La vita cambia in un secondo

La nostra strada...
Le cose che non ti aspetti: lasciare lo Schiapparo definitivamente. E' successo a molti in questi anni, e purtroppo è successo anche a noi. A malincuore siamo andati via. I miei nonni hanno lasciato lo Schiapparo dopo più di quarant'anni, e con loro anch'io.
E' successo all'improvviso, nel giro di una settimana, dopo aver scoperto che, per l'ennesima volta, i ladri erano entrati in casa nostra, dopo che era appena terminata la scorsa stagione estiva. Balordi da quattro soldi. Venivano a rubare sempre a noi, un anno sì e un anno no. Ce ne hanno fatte
di tutti i colori, potrei scrivere un libro su tutti i danni e i dispetti che abbiamo subito alla nostra casa. Ma siamo sempre andati avanti, nonostante tutto, abbiamo resistito. Ma ora basta. Non se ne poteva più.

Dopo anni di resistenze è subentrata la stanchezza. I miei nonni erano stanchi di continuare a pagare i danni provocati alla casa che quasi tutti gli anni erano costretti a subire, stanchi di continuare a pagare le tasse a un Comune che non garantisce il corretto funzionamento nemmeno dei servizi minimi ed essenziali, stanchi di continuare ad aspettare, a sperare, ad illudersi che qualcosa cambiasse.
Perché continuare ad andare in un posto dove non ci sono servizi di primo intervento in caso di emergenza, dove il bucato deve essere fatto a mano, dove solo per acquistare il pane bisogna percorrere chilometri con l'auto? Sono queste le domande e i pensieri che un anziano si pone quando inizia a risentire del peso dell'età.
Ed è così che è successo ciò che mai mi sarei aspettato, e forse nemmeno chi ci conosceva s'immaginava  che un giorno saremmo andati via. Non è stato affatto facile lasciare un luogo in cui sono cresciuti i miei genitori e poi io, lasciare la gente del vicinato che ormai conoscevamo da anni. Ma nonostante sia andato via, continuerò a portare nel cuore questo luogo in cui sono cresciuto e dove conservo tanti bei ricordi. Spero di cuore che un giorno lo Schiapparo possa davvero cambiare.

Ora tutti si chiederanno: e il blog che fine farà?. Il blog non verrà chiuso, ma resterà a disposizione di tutti, per continuare a dar voce a questo territorio dimenticato, sarà l'archivio per le future generazioni che vorranno documentarsi su questo territorio, e su tutte le battaglie fatte.
Il blog continuerà costantemente ad aggiornarvi per tutta quest'estate. Una cosa è certa: non verrà chiuso, mai.

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