domenica 12 aprile 2015

Comitato, verso una nuova protesta

Pubblico, di seguito, una lettera scritta da Luigi Giorgio, coordinatore del Comitato "Salviamo l'Istmo", nella quale si fa riferimento alla famigerata Vertenza Confinaria e nella quale Giorgio accenna all'organizzazione di una nuova protesta.

"Ci stiamo dando da fare per cercare un sostegno forte, influente e capace al fine di ottenere qualche vantaggio. Quello che sapevamo è
stato capito male, può anche essere che gli informatori non sapevano neanche loro di che si trattava. Mi riferisco al contenzioso (la Vertenza Confinaria, ndr) presso il Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Bari. Il contenzioso per tanti di noi era di carattere confinario non demaniale. Aspettavamo la sentenza per conoscere definitivamente a quale dei due Comuni sarebbe dovuto essere assegnato il compito di amministrare l'Istmo Schiapparo, a San Nicandro Garganico o a Lesina. Ora, il giudice di turno del Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Bari deve sentenziare se la zona è proprietà dello Stato o privato. Se l’Istmo dovesse essere riconosciuto come proprietà privata, ecco che vengono fuori le società, quelle stesse società che in tanti anni non hanno controllato la zona, quelle che non ci hanno dato una prova documentata del loro vantato diritto. Quelle che negli anni ottanta stipularono l'atto di compravendita che non hanno potuto rivendere a loro volta in forma legale l'acquisto fatto. Si è trattato di atti di passaggio di possesso di scarsa validità . 

Ciò che causa inquietudine è che le autorità regionali, il Commissario alla liquidazione degli usi civici di Bari e il Comune di Lesina considerano queste società come parte interessata, al contrario di quello che avviene con noi, che abbiamo sborsato soldi e lo continuiamo a fare, perché obbligati; soldi che vengono spesi per scopi diversi da quello che ci aspettavamo, cioè nell'avere dei servizi di urbanizzazione sull'Istmo. Capire qual è l'intento dei vari amministratori del territorio Istmo non è semplice. Di fatto è reale il preferire l’illegalità.  

Vogliamo ricordare a tutti, amici e non, politici, funzionari, ambientalisti, protettori del territorio e via dicendo, che gli immobili sull'Istmo sono stati fatti costruire senza licenze perché l'hanno voluto le persone che si son fregate di proteggere il territorio. Noi, possessori delle case, siamo stati traditi da tanti ambulanti di turno che ci hanno attirato con abili discorsi, promesse e trovate da convincerci a credere, con la loro parlantina ci hanno ingannato e raggirati. Abbiamo iniziato a versare i tributi e ci siamo compromessi. Il Comune esattore ha continuato l’attesa dei volontari e a far costruire chiudendo ancora gli occhi. Rivolgiamo un appello a chi ha interesse di salvare il proprio manufatto di essere solidale per organizzarci ad una ennesima protesta".

IL COMITATO: "Salviamo l'Istmo Schiapparo"
IL COORDINATORE: Luigi Giorgio
I CONSIGLIERI: Iannone Emanuele, Luigi Clemente, Solimando Emanuele, Nunzio Caruso

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