mercoledì 14 dicembre 2016

Le società? Non sono proprietarie dei terreni dell'Istmo. Lo dice una sentenza

Proprio mentre è scoppiato il caso che riguarda un possessore di un immobile sull'Istmo Schiapparo che avrebbe perso la titolarità sulla propria casa in favore della società Lesina srl (leggi), dal quotidiano l'Attacco di Foggia arriva un'altra scoppiettante notizia. 

Le società immobiliari non sarebbero assolutamente proprietarie dei terreni dell'Istmo Schiapparo che rivendicano ormai da anni (leggi). A dirlo è una vecchia sentenza del 14 giugno 1989 del Tribunale di Lucera, scovata dallo stesso quotidiano, con la quale si "stabiliva che la richiesta della Blanchet, una delle tante società che rivendicava le titolarità dei terreni sui quali sono sorte le case abusive, di voler ottenere risarcimento o comunque l'abbattimento delle case da parte dei possessori, è del tutto infondata in quanto alla Giustizia risulta che quei terreni non appartengono alla società, ma al demanio pubblico". Insomma, il giudice non ha utilizzato mezzi termini nella sentenza, concludendo che la "domanda dev'essere dichiarata inammissibile".

Questo inedito documento conferma i dubbi che molto possessori di case allo Schiapparo nutrivano da anni nei confronti dell'effettiva titolarità delle società sui terreni dell'Istmo. Ma se da una parte si sciolgono dei dubbi, ora se ne aprono altri ancora più preoccupanti: cosa ne sarà del PIRT, il Piano di Recupero Territoriale dello Schiapparo, che prevedeva il risanamento delle case dell'Istmo e la realizzazione di tutti i servizi mancanti? Infatti, il PIRT è stato realizzato ed interamente finanziato dalla società Lesina Finanziaria (rinominata Lesina srl) ed approvato finanche in Regione nel 2007. Se le società non sono proprietarie dei terreni dell'Istmo come sarebbe possibile che queste compaiono come comproprietarie nelle visure catastali di molti possessori?

La vertenza è aperta ora più che mai.

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