venerdì 7 ottobre 2016

Un accordo tra Lesina e San Nicandro ed un referendum per lo Schiapparo?

Riporto, di seguito, una soluzione avanzata dalla testata giornalistica "Civico93" per lo Schiapparo.

La vicenda dell’Istmo Schiapparo si avvia verso la conclusione in quanto la sentenza del giudice potrebbe essere emessa entro la fine dell’anno. Chi sta addentro alla questione legale dell’Istmo presume
che il nostro comune (San Nicandro, ndr) possa essere soccombente. Se si dovesse ancora continuare per far prevalere le proprie ragioni, i tempi per una ipotetica soluzione si allungherebbero di molto con l’aggravio per quel che riguarda i costi da sopportare.

Perché non trovare una soluzione che metta fine a questa diaspora amministrativa tra il comune di Lesina e quello di San Nicandro che dura da tantissimi anni? Molti ipotizzano soluzioni e, tra le tante, spicca una che, se valutata sotto tutti gli aspetti, sembrerebbe la migliore. Civico93 la sottopone ai suoi lettori.

Occorre preliminarmente un accordo tra i due enti nella definizione di nuovi confini che dovrebbero essere concordati e cioè, la fascia dell’istmo a San Nicandro, quantificare tale territorio e relativa cessione di terreni comunali a Lesina per la differenza. Forse il comune di Lesina accetterebbe di buon grado tale compromesso per definire il tutto anche perché Lesina è sotto l’occhio attento della Procura di Foggia per gli abbattimenti ancora in essere.
Se ci fosse questo accordo tra i comuni, il tutto passerebbe alla Regione Puglia che dovrebbe legiferare sulla variazione dei confini tra i due enti dopo, però, aver indetto un referendum per tastare la volontà della popolazione dei due comuni sul nuovo assetto territoriale.
Dopo questa prima fase e con un progetto studiato e condiviso, tutto passerebbe nella aule romane per la sdemanializzazione di quel territorio e per altre incombenze amministrative. Tale iter si concluderebbe con una legge ad hoc per il territorio interessato e con il pagamento di quanto dovuto da parte dei possessori delle abitazioni abusive.
Un inter che forse sembra lungo ma diminuisce i costi dei due comuni consentendo la regolarizzazione di una situazione anomala come la nostra. Se si continua ancora per via giudiziaria tutto sarà come adesso per chissà quanti anni ancora.

Fonte: civico93.it

3 commenti:

  1. Questa potrebbe essere una soluzione affabile, purchè ci vengano riconosciuti i diritti e le tasse pagate negli anni precedenti. Quanti di noi sono disposti a sopportare le spese per tale manovra e a quando ammonderebbero? Queste sono le domande che credo che ogniuno di noi si farebbe! Certo, vale la pena aggiustare le cose, l'importante che le spese sostenute precedentemente ci vengano riconosciute.
    Gianluigi Massa

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  2. http://www.mondobalneare.com/news/1108/spiagge-da-sdemanializzare-la-proposta-baretta-convince-i-balneari.html

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  3. Secondo me è una soluzione ottima per tutti e due i Comuni e, nel contempo, risolverebbe tutti i problemi dei possessori di case dell'Istmo Schiapparo, legalizzandole finalmente e quella zona potrebbe rifiorire e, con la sanatoria, potrebbe essere un input dell'inizio di una nuova era di sviluppo.

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